Da sempre il mogano, per il suo caldo colore, per la sua venatura sobria e raffinata e per le altre sue caratteristiche qualitative, è uno dei legni preferiti nella costruzione di elementi di arredo. La bellezza che conferisce ai mobili può essere trasferita, , grazie a perline in mogano, anche al rivestimento di una parete che diventa così esclusiva ed originale, caratterizzando, per esempio, la zona conversazione del soggiorno con il classico stile marina.

ll materiale impiegato è costituito da pannelli o/ per meglio dire, da tavole più larghe delle consuete perline in legno, che non si applicano come queste verticalmente, ma in senso orizzontale. ll montaggio è semplice: le tavole vanno fissate con chiodini all'intelaiatura di listelli fissata alla parete e il taglio a misura dei pezzi è ridotto al minimo indispensabile.

1. L'intelaiatura portante necessaria per questo tipo di rivestimento è costituita da listelli (sezione 4 x 2 cm) che si applicano alla parete con tasselli ad espansione o viti da muro. È ovvio che questi listelli dovranno essere perfettamente verticali (basterà controllarli con la livella) e applicati esattamente nei punti in cui successivamente si uniranno di testa sia le tavole intere sia quelle segate a metà. Sui singoli listelli andranno fissate con attacchi a clips le estremità degli elementi del rivestimento (occorre, quindi, misurare con precisione i punti in cui vanno montati alla parete i listelli dell'intelaiatura). Al di sotto della struttura portante si applica, sempre con tasselli ad espansione e viti, un battiscopa di raccordo con il pavimento, intonato con questo sistema di rivestimento stile marina.

2. La prima tavola viene fissata al listello della struttura portante da dietro, con un chiodino nascosto infisso nella scanalatura. ll bordo superiore è collegato, poi, sempre allo stesso listello con un gancio speciale.

3. Le linguette che si inseriscono nelle scanalature (anch'esse impiallacciate in mogano) sono del tipo staccato. Se si desidera che rimanga una piccola commessura tra una tavola e l'altraVa considerato, infatti, che due tavole lunghe 125 cm ciascuna, accostate di testa dovrebbero bastare per andare da parete a parete.
Questa volta, però, non è stato adottato lo schema più ovvio, ma una messa in opera leggermente più laboriosa: infatti una fila è costituita da una tavola intera da 125 cm collocata al centro e da due pezzi lunghi 62,5 cm (ricavati tagliando a metà un'altra tavola) posti ai lati; la fila successiva è normale, con una sola giunzione nel mezzo.
Si realizza così uno schema di posa non monotono ed esteticamente valido, che si ripete fino al soffitto. Le giunzioni verranno cobì a trovarsi sfalsate, ma in modo regolare, l'una rispetto all'altra. (soluzione esteticamente consigliabile) è sufficiente inserire nel fondo della scanalatura qualche sottile pezzetto di legno. Le linguette non potranno così penetrare interamente e si otterrà la fessura voluta,

4. Nel porre in opera ogni nuova fila di tavole, occorre fare attenzione a continuare secondo lo schema di posa descritto ai punti precedenti. Se si è iniziato da sinistra e dal basso con una tavola intera, la fila successiva deve cominciare con uno dei pezzi segati a metà, al quale si accosta poi l'elemento intero.

5. Per realizzare la comoda e decorativa mensola, che va da parete a parete, si usano le stesse tavole. Lungo il bordo anteriore si taglia con la sega circolare la costola inferiore della scanalatura e si fissa a filo con tale taglio un correntino piallato, che serve di rinforzo, Anche sotto il bordo posteriore della mensola va incollato un listello (a sezione quadrata di 3,5 cm di lato), ricavato da uno dei correntini piallati. Con altri due listelli dello stesso spessore si completa anche sui lati il rinforzo inferiore del piano di appoggio della mensola.

6. Uno dei listelli di chiusura di questo sistema di rivestimento serve anche a rifinire il bordo anteriore della mensola, in modo da nascondere il rinforzo. Lo si incolla frontalmente al correntino e in questo modo verrà coperta anche la scanalatura ancora in vista della tavola. ll nuovo bordo arrotondato, così ottenuto, mette ancor più in evidenza il fatto che rivestimento e mensola sono parti dello stesso arredamento e non soluzioni arrangiate. Se durante il lavoro cade qualche goccia di colla sull'impiallacciatura, occorre rimuoverla immediatamente con un panno umido, altrimenti, se si attende che la colla si secchi, la sua eliminazione richiederà più tempo e fatica.

7. La mensola si fissa alla parete, attraverso i listelli laterali di rinforzo, per mezzo di tasselli a vite. Anche il correntino posterìore va avvitato al rivestimento, inserendo le viti ad intervalli di circa 20 cm l'una dall'altra. Una solidità ancora maggiore si ottiene inserendo il bordo posteriore della tavola, che costituisce il piano di appoggio, esattamente tra due tavole del rivestimento della parete. ln questo caso il correntino di rinforzo non andrà più incollato a filo sotto tale bordo, ma spostato verso l'interno di circa un centimetro.

8. Con un listello modanato a sezione angolare, inchiodato saldamente sulla linguetta superiore dell'ultima tavola in alto, si chiude lo spazio di 3 cm lasciato in precedenza e si raccorda in modo molto elegante il rivestimento al soffitto.