Si ricorre a un depuratore domestico se l'acqua del rubinetto ha un sapore cattivo, oppure odore sgradevole che non si elimina con l'esposizione all'aria o contiene particelle solide. Per verificare se un depuratore è adatto alle proprie esigenze, lo si puo chiedere in prova.

Questi apparecchi utilizzano, principalmente, cinque diverse tecniche, da sole o combinate tra loro.

Depuratori Meccanici con cartucce

ln ceramica, plastica o cellulosa, si tratta di cartucce che trattengono eventuali residui solidi presenti nell'acqua, come sabbia, ruggine, sassolini o incrostazioni.
Le caftucce devono essere cambiate periodicamente.

Depuratori a carboni attivi

Servono a trattenere alcune sostanze inquinanti, come pesticidi e solventi industriali, che tendono a dare all'acqua odore e sapore cattivi.

Quindi, in genere, questi filtri sono essere usati per trattare acque potabili sgradevoli e con inquinamento dovuto a sostanze chimiche.

Depuratori a Resine a scambio ionico

Riducono la durezza dell'acqua, causa delle incrostazioni negli elettrodomestici, e trattengono alcuni metalli pericolosi.
Non servono invece per eliminare pesticidi, solventi o altre sostanze inquinanti.

ln questo caso l'acqua viene fatta passare, a pressione elevata, attraverso una membrana semimpermeabile che trattiene alcuni inquinanti, come metalli pesanti e nitrati.
Contro pesticidi e determinati solventi pericolosi questa tecnica non è totalmente efficace, ma i puo essere potenziata con filtri meccanici o a carboni attivi.

L'acqua filtrata viene divisa in 2 flussi, uno potabile e l'altro ricco di sali minerali,  da eliminare o riciclare per usi non alimentari.

Trattamenti battericidi

Bisogna ricordare innanzitutto che l'acqua potabile fomita dagli acquedotti non è mai contaminata da batteri.
Questi trattamenti servono quindi solo per acque di pozzo o in abbinamento ad altri sistemi, come i filtri a carboni attivi.

Poiché su questi ultimi si possono sviluppare batteri, dopo si devono usare raggi UV, ozono o argento.

Analisi dell'acqua

Se si desidera avere informazioni sulla qualità dell'acqua della propria abitazione, ci si deve rivolgere all'ente che gestisce l'acquedotto.
Non sempre però è facile ottenere un certificato d'analisi preciso.
Alcuni enti danno la possiblità di consultare i dati sul loro sito lnternet o li allegano alla bolletta dell'acqua.

Nei casi più dubbi, conviene portare un campione dell'acqua ai laboratori della Asl di zona servendosi di un recipiente sterile acquistato in farmacia.
Questa analisi è a pagamento perché l'Asl, per legge, garantisce già il controllo regolare di tutte le reti di acquedotti sul proprio territorio.
A volte i problemi non sono imputabili alle reti di distribuzione, ma a cisterne o serbatoi del condominio.

La scelta del depuratore

La scelta del depuratore dipende dal problema specifico dell'acqua.
Per essere più sicuri si può portarne un campione ad analizzare.

I sistemi di trattamento utilizzati per ridurre le sostanze inquinanti, come pesticidi o metalli pesanti presenti in quantità dannose, si sono dimostrati efficaci in base a test effettuati anche da parte
di associazioni di consumatori

È meno consigliabile acquistarli solo per eliminare il cloro perché, per questo, è sufficiente lasciare l'acqua a decantare in una brocca.

Per quanto riguarda, invece, il miglioramento di caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua, come durezza o presenza di calcare, i risultati di alcune prove con i depuratori domestici sono stati soddisfacenti.