Come si legge il contatore elettrico dell'Acea o dell'Enel, cosa significa potenza assorbita, installata o sottoscritta.
Questo articolo vi aiuterà a comprendere di quanta energia avete bisogno e come funziona il calcolo del contatore elettrico.

I contatori installati accanto ai distributori di corrente sono quasi tutti muniti di quadranti digitali o a cifre rotanti, su cui la lettura del consumo è facile ed immediata.
Esistono (ma sono praticamente scomparsi per l'enelgia elettrica) dei contatori a quadranti.

Essi hanno infatti una serie di quadranti numerati ciascuno da 0 a 9. A cominciare da destra verso sinistra (si trascura in pratica la lettura dei due ultimi quadranti, che indicano i consumi decimali e centesimali) si hanno: il quadrante delle unità, delle decine, delle centinaia, delle migliaia; bisognerà quindi leggere le singole cifre nell'ordine per ottenere il consumo in kWh.

Questo tipo di contatore è ancora in uso in Italia per misurare il consumo dell'acqua potabile o dell'acqua calda, ove vi sia un impianto centralizzato.
La lettura del contatore è molto utile quando si vuol calcolare quanto consuma realmente un apparecchio o quale consumo è richiesto da un determinato lavoro.

Per esempio: una lavatice ha una potenza di 4 kWh. Questa potenza comprende sia il riscaldamento dell'acqua che la forza motrice.
Il ciclo di lavaggio completo dura un'ora.

In realtà né il riscaldamento dell'acqua né il motore lavorano ininterrottamente per tutta la durata del ciclo di lavaggio: il riscaldamento funzionerà solo per il tempo necessario a portare l'acqua dalla temperatura che ha quando entra nella lavatrice a quella programmata, l'una e l'altra variabili di volta in volta; il motore a sua volta lavora secondo la cadenza prestabilita.

La lettura del contatore, prima e dopo il lavaggio, darà il consumo reale.

In una casa però, vi sono parecchi apparecchi e precisiamo qui di seguito tre nozioni relative al totale della loro potenza; probabilmente ne abbiamo sentito parlare spesso, senza farci troppo caso.

La potenza installata

Corrisponde alla somma delle potenze di tutti gli apparecchi elettrici esistenti in casa: lampade, cucina, scaldabagno, aspirapolvere, lavatrice, eccetera.
Il risultato è spesso molto alto.

La potenza assorbita

Varia costantemente nell'arco della giornata: essa corrisponde alla somma delle potenze degli apparecchi che funzionano contemporaneamente.
Per esempio, verso mezzogiorno potrebbero funzionare contemporaneamente la cucina, un frullatore o un altro elettrodomestico, forse una lampadina accesa sopra l'acquaio; alle quattro la lavatrice e il televisore o la radio; la sera le luci accese, il televisore e, se siete freddolosi, il termoforo, senza calcolare ovviamente quegli apparecchi che funzionano in continuità, come frigorifero, scaldabagno e il riscaldamento, quando sia elettrico.

La potenza sottoscritta

La potenza assorbita varia molto, e proprio sul suo valore massimo si può stabilire la potenza sottoscritta, cioè quella stabilita dal contratto con il fornitore (Enel, Acea) e che corrisponde al massimo assorbibile contemporaneamente.
Con un po' di autodisciplina e un impiego fuzionale degli apparecchi, si può avere un'alta potenza installata (e cioè molti apparecchi) ed una bassa potenza sottoscritta.

Ma si faccia attenzione a non sottovalutare la prima, perché si rischia, se si è calcolato male, di restare senza corrente, avendo superato la, la potenza concordata e sottoscritta con il distributore.