Nell'acquisto di un qualsiasi apparecchio, considerate l'importanza di paragonare il risparmio di energia. D'altra parte, il modello a più alto consumo energetico ha un determinato costo medio annuo. Nell'arco di 20 anni di vita del vostro apparecchio potete risparmiare moltissimo acquistando il modello a basso consumo. La Association of Home Appliance Manufacturers {ARAM) propone le seguenti direttive per calcolare il risparmio di energia dei vari apparecchi:

Scaldabagno:

Gli standard nazionali di risparmio energetico per gli scaldabagni entreranno in vigore nel 1990. Ci sarà uno standard particolare in base alle dimensioni di ciascun scaldabagno. Leggete l'etichetta applicata su ogni scaldabagno per calcolare il costo medio: maggiore è il risparmio di energia, minore sarà il costo. E' importante tenere in considerazione la capacità dello scaldabagno. Esso dovrebbe fornire la quantità di acqua calda necessaria alla vostra famiglia anche nelle ore di punta. Per esempio, un nucleo familiare composto di due adulti non dovrebbe usare mai più di 135 litri di acqua calda all'ora, ma una famiglia di 6 persone può aver bisogno fino a 270 litri di acqua in quella data ora.

Condizionatori d'aria:

I condizionatori d'aria vengono valutati in base alla percentuale di risparmio energetico. La percentuale di risparmio energetico si ottiene dividendo la quantità di aria fresca emessa per il consumo di energia. Maggiore la percentuale di risparmio energetico, maggiore è la convenienza del condizionatore. Un condizionatore medio ha una percentuale di risparmio energetico pari a 8. Per cui un condizionatore con un valore superiore a 8,5 è conveniente e uno con un valore superiore a 9,5 è molto conveniente. Gli standard nazionali per i condizionatori variano in base alla capacità di raffreddamento dell'apparecchio. La percentuale minima media di risparmio energetico richiesta dagli standard del 1990 sarà di circa 8,6. Sebbene di solito gli apparecchi con una percentuale di risparmio energetico costino di più, a lungo termine vi faranno risparmiare dei soldi perché usano una quantità minore di elettricità.

Condizionatori d'aria centralizzati:

I condizionatori d'aria centralizzati vengono valutati in base al valore di risparmio energetico stagionale, ossia la proporzione tra la quantità di aria fresca emessa e il consumo di energia. Ci sono 3 classi di convenienza: Ì sistemi standard (solitamente installati dai costruttori) hanno un valore di risparmio energetico stagionale pari a 8 circa, i sistemi migliori di quelli standard, che hanno un valore che si aggira attorno a 10 e i sistemi premio, che hanno un valore oltre 12. Lo standard nazionale di convenienza per i condizionatori di aria centralizzati a sistema scomposto (il tipo più comune) entrerà in vigore nel 1992, con l'obbligo di risparmio energetico stagionale non inferiore a 10.

Pompe di riscaldamento centralizzato:

Forniscono sia aria fresca d'estate sia calore d'inverno. Le prestazioni di raffreddamento delle pompe di riscaldamento, come nei condizionatori d'aria centralizzati, vengono valutate in base al valore del risparmio energetico stagionale. Le prestazioni di riscaldamento vengono misurate tramite un fattore di riscaldamento stagionale, ottenuto facendo la proporzione tra l'emissione stagionale media di calore e il consumo energetico stagionale. Una pompa di riscaldamento media ha un fattore di riscaldamento stagionale compreso tra 6 e 7 e un valore di risparmio energetico di 8,6. Lo standard nazionale di convenienza per le pompe di calore a sistema scomposto, che entrerà in vigore nel 1992, richiede un fattore di riscaldamento stagionale mìnimo di 6,8 e un valore di risparmio energetico minimo di 10.

Caldaie a gas:

Le caldaie vengono valutate in base al loro consumo annuale di combustibile, ossia la somma delle prestazioni stagionali. Le caldaie a gas costruite nel 1986 avevano un consumo annuale di combustibile medio del 74%. Lo standard nazionale di convenienza per le caldaie, che entrerà in vigore nel 1992, richiederà un consumo annuale di combustibile almeno del 78%. Attualmente sono disponibili, praticamente ovunque, le caldaie a condensazione ad alto risparmio energetico con un consumo annuale di combustibile oltre il 90%.

Caldaie a gasolio:

Lo standard nazionale per la caldaia a gasolio sarà lo stesso dello caldaie a gas: 78% di consumo annuale di combustibile a partire dal 1992.

Impianti fotovoltaici: pannelli solari

I pannelli solari termici permettono di riscaldare l'acqua sanitaria per l'uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Sono pertanto un sostituto dello scaldabagno elettrico e della caldaia a gas per ottenere acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc.

In Italia godiamo di un'insolazione media di 1500 kWh/m2 ogni anno, quindi ipotizzando un rendimento medio dei pannelli solari termici, con 160.000 metri quadri di pannelli solari installati in una qualsiasi regione italiana le famiglie risparmierebbero in bolletta circa 8 milioni di metri cubi di metano per il riscaldamento dell'acqua sanitaria tramite la caldaia a gas o circa 80 Gwh di energia elettrica altrimenti utilizzata dagli scaldabagno elettrici.

Lo Stato Italiano ha deciso di agevolare la diffusione della tecnologia del solare fotovoltaico adottando un sistema di incentivi che viene detto Conto Energia