Il legno è composto da elementi strutturali e non strutturali, i primi a loro volta sono divisi in polisaccaridi, cellulosa e emicellulose, e lignina, mentre i secondi sono costituiti da piccole molecole che possono essere solubili, quindi estraibili in acqua oppure un solvente organico.

Le caratteristiche della struttura del legno possono differire profondamente a seconda:

  • Della specie vegetale
  • Dell'età della pianta e della parte di fusto considerata
  • Della struttura anatomica considerata

In qualsiasi caso i criteri generali di composizione restano gli stessi, mentre quello che cambia in funzione di questi tre fattori saranno i rapporti relativi fra le classi di componenti e le specifiche molecole appartenenti a ciascuna di esse.

Parlando di composizione del legno possiamo dire che è suddivisa così : 15-25% lignina 23-32% emicellulose 38-50% cellulosa

Esistono delle vere e proprie procedure che il chimico analitico può decidere di seguire per isolare e quantificare le diverse macro-classi di molecole, per poi successivamente procedere ad un'ulteriore esame della composizione di ciascuna di esse in classi più piccole, solamente in rari casi terminare con la definizione delle singole specie chimiche costituenti.

Il primo passo sarà quello di eliminare dal campione, o per meglio dire, raccogliere da porte per ulteriori approfondimenti, quelle sostanze che possono essere semplicemente estratte con acqua oppure con un solvente organico attraverso i sistemi di irrigazione più ottimizzati di un semplice decotto o in fuzione di un legno accuratamente triturato.

Se si sottopone questo prodotto ad un'idrolisi acita di otterrà nuovamente una porzione insolubile ed apparentemente indenne all'attacco acido, la lignina, ed una frazione risulterà scoparire, idrolizzandosi in zuccheri solubili fino a diventare monossacaride.

Questa frazione è costituita dalla cosiddetta olocellulosa, un termine piuttosto ambiguo dal momento che comprende indifferentemente tutti i componenti del legno.

Come indicato in precendenza, cellulosa e emicellulose sono polisaccaridi, quindi carboidrati a lunga catena insolubili in acqua, in pratica i polisaccaridi sono polimeri il cui monomero è costituito da un monosaccaride, ovvero da uno zucchero semplice.

Mentre la cellulosa è composta da unità di zuccheri semplici legate una all'altra in catene simili a quelle dell'amido, tranne per via di una diversa modalità di legame, le emicellulose possono essere composte da qualsiasi unità di zucchero semplice, anche diversi fra loro e possono inoltre essere organizzate sotto forma di catene ramificate, e giusto per complicare ulteriormente la situazione, le ramificazioni delle emicellulose possono essere legate chimicamente a molecole che non sono classificate come tali.