Secondo articolo sul legno e il fai da te, dopo Il tavolo da lavoro, siamo agli attrezzi da taglio: seghe segacci.....

Trattandosi di legno, uno degli strumenti più utili per lavorare è certamente la sega. Ne esistono diversi tipi, con lama più o meno grande e con differente dentatura, secondo il taglio da effettuare.

Sega a telaio.
Ha la lama lunga e sottile, tenuta in tensione da una funicella fissata nella par te alta dell'intelaiatura. È adatta per tagli diritti e curvi.

Segaccio.
Con la lama trapezoidale e robusta impugnatura situata sull'estremità più larga, serve per tagli diritti anche su pezzi di un certo spessore. Non si può usare invece per tagli che abbiano un andamento curvo, poichè la lama troppo larga ha difficoltà a cambiare direzione.

Sega a dorso.
È chiamata così perchè è tenuta rigida da un profilo a U situato appunto sul dorso; ha la lama sottile e la dentatura minuta che la rendono adatta per tagli corti su elementi piccoli, come ad esempio listelli di cornici per quadri.

Esistono anche altri tipi di seghe, ma a livello quasi professionale, quindi non consigliabili per i dilettanti. Per ottenere da questo strumento un'ottima resa bisogna far sì che la lama non subisca urti o pressioni eccessive e che non venga intaccata dalla ruggine (a tale scopo è prudente proteggerla con un leggero strato di grasso, da togliere al momento dell'uso e da rimettere a lavoro finito). Se, per usura o vecchiaia, la lama perde la sua affilatura, si può ripristinarla, bloccandola in una morsa e strofinandola con una lima triangolare.

Questa va fatta scorrere in senso trasversale e con inclinazione costante nello spazio tra un dente e l'altro, prima su una faccia della sega, limando un dente ogni due, e poi sull'altra, operando sui denti non ancora trattati.