Per fissare due pezzi di legno è possibile utilizzare chiodi, viti o colle, ma quando ci troviamo nel nostro ferramenta di fiducia, non sappiamo mai dove orientare la notra scelta.  Vediamo quali sono i chiodi, le viti e le colle più adatte ai lavori con il legno e di falegnameria.

Chiodi e viti per il legno

Viti

Viti - Un fattore determinante nella scelta delle viti piuttosto che dei chiodi, al fine di congiungere più pezzi di legno tra loro, è il fatto che se mai si dovranno smontare questi pezzi, con le viti lo si può fare senza problemi. Per stabilire la lunghezza di una vite da utllizzare in una congiunzione, va tenuto ben presente, che la miglior presa si ottiene facendo penetrare i due terzi del gambo nel secondo pezzo di legno. Le viti sono disponibili in diametri, o calibri, numerati da 0 a 24, e con diverse lunghezze perogni calibro (es. una vite di calibro numero 5 è disponibile in lunghezze di 10, 13, 16, 19, 22 mm). Maggiore è il calibro, maggiore sarà la tenuta della vite. Si consiglia di far sempre penetrare un poco la testa della vite nella superficie del piano, sarà più facile nasconderla con stucchi o turapori. 

Chiodi

Chiodi - Con la loro buona tenuta, ancora maggiore se uniti alla colla, i chiodi per il loro veloce impiego, costituiscono da sempre il modo più comune per unire il materiale ligneo. Opportuni per elementi che debbano sopportare un carico medio-basso, i chiodi comuni hanno una tenuta maggiore perché provvisti di testa larga (evitare di inserirli in posti molto visibili). Un altra categoria è quella dei chioda rifinitura, che hanno teste moto più piccole e quindi facili da nascondere. Per evitare che le ultime rnartellate danneggino la superficie, per queste ultime, si può usufruire un cacciachiodi, il risultato finale sarà eccellente. Per la scelta della lunghezza di un chiodo, equivale lo stesso criterio delle viti. In commercio esiste una svariata quantità di chiodi , ma per i progetti descritti in questo libro verranno usati solo quelli sopra citati. 

Le colle per legno

Colla bianca

Colla bianca - Comunemente adatta a tutti gli scopi e in particolare per i piccoli progetti, la tradizionale colla bianca è da evitare per oggetti destinati a rimanere esposti alle alte temperature, umidità e sforzi considerevoli. Le superfici unite con colla bianca devono restare strette, in una morsa, generalmente per una buona mezz'ota. Si sconsiglia di usare questa colla in zone eccessivamente calde, potrebbe liquefarsi. 

Colla alla resina alifatica

Colla alla resina alifatica - Composta da particolari,resine, è indicata per legami forti. Con la sua buona tenuta e resistenza all'umidità la colla alifatica, a differenza di quella bianca, è anche più facile da carteggiare. Da utilizzare con temperature non inferiori ai 10° C; anche per questa colla necessitano circa 30 minuti per l'essiccazione. 

Colla alla resina plastica

Colla alla resina plastica - Sebbene non completamente impermeabile, fra le colle comuni, quella plastica è la più resistente. In commercio è disponibile sotto forma di polvere, da aggiungere all'acqua, in ambiente con temperatura non inferiore ai 20° C. Una volta miscelata, la colla plastica è utilizzabile solo per 4 ore (mescolarla di tanto in tanto). Per la completa essiccazione tra due parti, queste devono rimanere unite, tramite una morsa, per 4-6 ore. 

 

Colla a contatto

Colla a contatto - Per via della sua presa quasi istantanea, questo tipo di colla è difficile da utrlizzare. Generalmente viene impiegata per unire strati di laminati plastici o strati di legno. In virtù del suo grande potere incollante e della sua veloce essiccazione, non è necessario l'uso di morse, per tenere uniti i pezzi da incollare.