In moltissimi negozietti di riuso e soprattutto tra gli antiquari si è diffusa da parecchi anni l'usanza di utilizzare i manufatti di un tempo, robusti e resistenti alle insidie degli anni, con usi differenti da quelli per i quali sono stati progettati.

E' il caso soprattutto di porte a doppio battente e di finestre che, con pochissimo lavoro, possono essere utilizzate come quadri, specchi ed altri suppellettili di uso non comune e quindi stra-ordinario. In particolare, le finestre antiche, quelle a tre vetri, vengono spesso levigate e ridipinte e poi al posto dei vetri c'è chi ha studiato con genialità uno specchio a tre diverse angolazioni.

Per realizzarlo vi serve l'aiuto di un vetraio o di un falegname che sia capace di inserire il vetro tra le intercapedini del legno, ma tutto il lavoro che precede questo passaggio, se siete in possesso di vecchi infissi, potrete farlo tranquillamente voi, senza troppo sforzo.

Nel caso delle porte, l'unico vero problema dell'utilizzarle come fossero quadri veri e propri, sta essenzialmente nell'appenderle. Sarebbe opportuno farsi aiutare e studiare un metodo per appenderle e renderle sicure per scongiurare eventuali cadute.

Considerate che il legno con il quale venivano realizzati gli infissi, spesso e volentieri è molto pesante, quindi non basteranno sicuramente dei semplici chiodi e un martello, piuttosto forse un trapano e dei tiranti.

Se poi vi capita di trovare delle porte di piccole dimensioni e di poco valore, potrete metterle vicine e realizzare un paravento: il lavoro che dovrà eseguire il vostro fabbro di fiducia sarà abbastanza economico.

Ed infine c'è chi, con le vecchie porte ha realizzato anche delle fantastiche testate del letto, facendole semplicemente riverniciare e disponendole in orizzontale.

Insomma, come il vecchio detto, anche in questo caso ci pare di capire che valga la frase che qui “non si butta niente”, anzi: piuttosto si cambia la funzionalità dei vecchi oggetti del passato per renderli utilizzabili anche nel presente!