Esistono diversi tipi di pavimenti in cotto, tutti ricavati dalla lavorazione di argille naturali e si differenziano sia per l'aspetto cromatico, dovuto alla scelta delle materie prime, sia per il tipo di produzione  artigianale o industriale, cui sono sottoposti.

ll cotto, prodotto dalla cottura di argille naturali pregiate, può essere messo in opera anche all'esterno.

Si tratta di un materiale ingelivo e con una porosità cornpresa tra il 5% e il 15%.  Grazie alle sue sfumature che vanno dai rosso al giallo, e alle varietà di finiture presenti sul mercato, si adatta sia a pavimentazioni di stile rustico sia a quelle eleganti e di gusto contemporaneo.

Viene lavorato industrialmente o a livello artigianale. Quest'ultimo prodotto è più resistente alle intemperie e alle sollecitazioni meccaniche rispetto al primo.

Sono disponibili diversi formati, alcuni dei quali sono caratteristici di questo prodotto.

Si tratta del sestino e della tavella, che si si aggiungono alle piastrelle quadrate e ai pezzi speciali come il battiscopa, il coprimuro e i gradini. I pezzi artigianali, lavorati a mano, assumono forme più irregolari.

La posa dei pavimenti in cotto

Le mattonelle di cotto possono essere applicate su un supporto stabile, asciutto, resistente alla compressione ed esente da polveri o altri agenti che impediscano una buona adesione.

La posa può anche avvenire su una base preesistente di calcestruzzo, marmo, pietra o cotto, purché sia ben ancorata al fondo.

ln ogni caso occorre prevedere un efficiente drenaggio serve a impedire che i ristagni di umidità possano provocare aloni oppure, in caso di gelate, fenomeni di sfaldatura.

In genere si prevedono due tipi di posa: a malta o a sabbia. La più pratica è la prima.

Si utilizza un sottofondo di ghiaia sopra il quale vengono collocati in successione, un massetto di cemento e uno strato finale di malta, livellata con la staggia prima di ancorarvi le mattonelle.

In alternativa, si possono posare gli elementi su un fondo di sabbia, direttamente sul terreno o su un piano di posa più stabilizzato.

Per prevenire eventuali movimenti della pavimentazione occorre prevedere l'inserimento di giunti di dilatazione.

La larghezza dei giunti varia a seconda del formato e delle sollecitazioni termiche e deve essere conforme alla normativa europea, che prevede valori minimi compresi tra i 2 e i 5 mm.

Le fughe vanno sigillate con adesivi adatti all'esterno o con polveri specifiche, disponibili in vari colori ae granulometrie, a seconda della larghezza delle fughe.