Questo è il primo di una lunga serie di articoli di Benecasa.it, che andranno a formare una guida al fai da te.

Inizieremo dal legno, materiale amichevole e facilmente utilizzabile.

Una guida che ci aiuterà a dar vita alla nostra creatività, grazie alla quale potremmo costruire mobili, tavoli, letto o semplici scaffali, risparmiando e divertendoci.

Naturalmente parlando di legno, non potevamo che iniziare con il nostro ambiente di lavoro: il tavolo da lavoro.....

Il tavolo da lavoro

È bene fare subito una distinzione tra tavolo e banco: il primo è proprio quello che indica la parola, cioè un piano di legno o acciaio, robusto, con quattro gambe solide, sul quale si possono appoggiare anche oggetti molto pesanti e si può lavorare di martello, raspa, sega, trapano, senza timore che il tavolo ceda.

Il banco da lavoro (fondamentale nell'attrezzatura di un artigiano, ma quasi superfluo in quella di chi si dedica ai lavori in legno solo per hobby) richiede innanzitutto uno spazio piuttosto ampio dove collocarlo, ha un solido piano di lavoro (la cui altezza varia da 90 a 110 centimetri) dotato di due morse, una a ganasce e l'altra scorrevole che servono per il bloccaggio dei pezzi da lavorare; inoltre ha una serie di fori quadrati, equidistanti, nei quali si inseriscono gli accessori metallici che servono per trattenere gli elementi di legno nel corso della lavorazione.

Alcuni tavoli hanno il piano mobile rispetto al basamento, per facilitare l'avanzamento del pezzo di legno, mentre la macchina elettrica che lo lavora (trapano, sega, fresatrice) rimane fissa su uno speciale supporto. Questi tavoli, molto meno ingombranti dei banchi, sono estremamente funzionali e consentono peraltro lavori di grande precisione.