Senza avere la pretesa di insegnare il montaggio di un lampadario con molte lampade e molte raccia, magari cariche di pendaglietti di cristallo e pesante qualche decina di chili, ci limitiamo a dare qualche indicazione pratica sull'installazione di una lampada da bagno o da cucina, con un semplice filo cui è attaccato un portalampade e un paralume. Operazione che si può fare da soli e senza troppe difficoltà. In genere, dal punto luce predisposto sul soffitto escono due o tre cavetti, secondo che ci sia una semplice o doppia alimentazione collegata rispettivamente a uno o due interruttori: a sua volta il lampadario è dotato di due fili che vanno collegati con i precedenti.

L'applicazione del lampadario di solito si svolge in quattro fasi: innanzitutto si toglie la corrente; poi si spelano i fili che escono dalla estremità superiore del cavetto e si inseriscono nei fori del morsetto isolante, ovviamente sui terminali di uno stesso lato; quindi si attacca il gancetto che si trova all'estremità superiore del lampadario a quello predisposto nel soffitto, in corrispondenza del punto luce; infine si collegano i fili dell'impianto nello stesso morsetto isolante, nei due terminali rimasti liberi. I fili così collegati si mascherano con una piccola plafoniera di metallo o plastica, di cui è dotato generalmente ogni lampadario, piccolo o grande che sia.