Riforma sulle professioni

Riforma sulle professioni

Dopo una proroga di un anno, tra tre mesi entrerà in vigore la Riforma sulle professioni DPR 137/2012 che prevede l'obbligo per il professionista al momento dell'assunzione dell'incarico, di fornire al cliente gli estremi della polizza e il suo massimale.

Sono quai 2 milioni i professionisti in Italia: architetti, medici, avvocati, ingegneri, che dal prossimo 13 agosto dovranno stipulare un'assicurazione che copra la responsabilità civile professionale, risarcendo i danni a terzi per errori legati allo svolgimento della propria attività.

I professionisti sono tutti coloro che sono iscritti ad albi e ordini professionali.

Questo provvedimento da un lato comporta una spesa in più per gli iscritti agli ordini ma dall'altro mette al sicuro il patrimonio personale del professionista in caso di richiesta danni.

La legge in questo modo offre una garanzia anche per i clienti, dal momento che un errore del professionista può comportare conseguenze gravi.

Classico esempio è un errore dell’ avvocato nel depositare gli atti di un processo, oppure quando un chirurgo sbaglia durante un'operazione o un geometra in una perizia.
In un qualunque caso di questi elencati è quasi certo che la richiesta di risarcimento danni può raggiungere cifre molto alte.

Sicuramente è importante che la polizza sia su misura rispetto alla professione a cui si riferisce e rispetto al cliente. Facendo l’esempio di un architetto che se lavora per un privato cittadino sbagliando può provocare danni patrimoniali e personali.

Al contrario se lavora per la pubblica amministrazione rischia di portare un danno erariale. Ecco perchè la responsabilità civile professionale deve prevedere tutte le possibilità e diverse casistiche.

Ora scatta l’obbligo per i professionisti di avere una personale copertura assicurativa anche nell’ambito degli appalti pubblici anche se già prevista la copertura assicurativa,per coprire l’eventuale richiesta di danni da parte di terzi. Questo è valido anche se si è un dipendente pubblico.

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