Nel tentativo di non scadere in eccessivi e inutili trionfalismi, magari dettati dall’oggettiva eredità storica che si respira oggi, in grado di attirare autentiche armate di turisti provenienti da ogni parte del mondo con lo scopo di rimpinguare, parallelamente, le casse cittadine, va fatta un’analisi accurata della disposizione urbana e degli immobili di Venezia, poiché, purtroppo, non tutto ciò che è messo a disposizione dell’utenza, può essere definito esente da pecche, in particolar modo la vasta gamma di tipologie abitative caratterizzanti i principali sestieri.

Recenti indagini, volte a stimare la qualità della vita del comune interessato, hanno evidenziato un calo drastico soprattutto nel centro storico: se da un lato i flussi turistici e pendolari popolano le arterie note ai più, alla disperata ricerca del souvenir o dello scatto fotografico memorabile, dall’altro i residenti sono quasi costretti a spostarsi altrove, poiché gli alti costi e le difficoltà logistiche scoraggiano l’insediamento abitativo o l’inizio di diverse attività che potrebbero contribuire al miglioramento del quadro generale.

Questo trend negativo, inoltre, è ulteriormente sollecitato da case le cui condizioni strutturali non rispecchiano gli attuali valori di mercato, quindi un eventuale lavoro di consulenza immobiliare, per trovare immobili a Venezia è prezioso per situazioni del genere in cui il rischio di clamoroso buco nell’acqua è dietro l’angolo, non sempre riesce a essere persuasivo ed efficace come vorrebbe.

Quali rimedi, quindi, per scongiurare una preoccupante specializzazione monoculturale turistica? Di sicuro, la rimodernizzazione di svariati immobili, che affiancato ad un miglioramento dei servizi essenziali per la persona garantirebbe una rivalutazione generale del contesto veneziano, oltre che un aumento della domanda e una conseguente diminuzione dei costi logistici.

Un epilogo lontano, ma non irraggiungibile, per rendere Venezia una certezza sotto tutti i punti di vista.