Lavorare il legno può essere, come si è detto, un'esperienza piacevole e divertente che, però, presuppone almeno una modesta conoscenza di questo materiale, per non commettere errori quando si decide di acquistarne un certo quantitativo per costruire qualcosa. Il miglior punto di partenza, per quanto riguarda l'acquisto, è quello di affidarsi a uno dei molti magazzini e supermercati del legno dove si trova una scelta vastissima sia del legname grezzo sia del legno semilavorato. Di fronte però a un assortimento così vasto è possibile rimanere disorientati se non si hanno già le idee abbastanza precise su cosa comperare.
Le varietà di legno sono moltissime, da quelle più tenere (come ad esempio il legno di balsa che, grazie alla sua leggerezza è particolarmente adatto per il modellismo perchè qualunque lama, anche la più sottile riesce a tagliarlo) al legno-ferro dell'America del sud, così duro da far concorrenza ai metalli. Ma tra il primo e il secondo c'è tutta una gamma vastissima che solo un esperto è in grado di riconoscere da alcune caratteristiche come la grana, la tessitura, la venatura, il peso, e così via. In questa sede non si vuole fare un trattato sul legno, ma semplicemente suggerire all'appassionato del fai da te quale tipo usare secondo che si voglia costruire uno scaffale, una recinzione, un mobiletto e altre cose del genere. E naturalmente aiutarlo a riconoscere il legno in base alle sue caratteristiche e al suo aspetto esteriore. Ecco qui di seguito quelli più usati per alcuni lavori di falegnameria.

Abete. Ne esistono diverse varietà: bianco (con venature rossastre) molto tenero ed elastico e con parecchi nodi. Si usa in genere per intelaiature. L'abete rosso, ha colore giallo chiaro e venatura diritta: è adatto per la costruzione di mobili di tipo rustico e si presta bene ad essere lucidato. Ha anche una caratteristica speciale: una particolare risonanza che ne fa il legno più indicato per gli strumenti musicali. L'abete Douglas, di colore rossiccio, con venatura compatta e senza nodi, è molto resistente e duraturo; per tale motivo è molto usato in edilizia, soprattutto per infissi e rivestimenti esterni (è ideale, ad esempio, per rivestire parte della facciata dello chalet di montagna). È adatto però anche per accessori di arredamento.

Acero. È un legno abbastanza duro il cui colore varia dal bianco-rossiccio al rosato al bianco-giallino. Si può lavorare agevolmente con tutti gli attrezzi (anche quelli di una modesta attrezzatura di fai da te). Può essere levigato e lucidato, assumendo un bellissimo aspetto setoso. Si mantiene bene all'asciutto, mentre l'umidità lo rovina. Adatto per mobili e impiallacciature.

Castagno. È un legno piuttosto leggero, non troppo duro, abbastanza resistente e facile da lavorare. È di colore bianco-giallastro o bruno con venature più scure. Si deteriora facilmente con gli sbalzi di temperatura, per cui è meglio usarlo per mobili o accessori che stiano dentro casa.

Cirmolo. È un legno chiaro, di tono rossiccío senza venature. È piuttosto tenero, si può lavorare e segare in tutte le direzioni. Molto adatto per mobili (anche di tipo rustico), accessori d'arredamento (scaffali), giocattoli e anche per rivestire pareti.

Faggio. È un legno giallo rossastro, con struttura molto regolare, fibra diritta e pori molto piccoli. Pur essendo piuttosto duro e compatto, si presta a tutti i tipi di lavorazione. Esiste anche un tipo di faggio evaporato (che si ottiene sottoponendo il legname a una vaporizzazione in speciali celle) che è ancora più resistente del faggio normale. Con questo legno si possono fare mobili di ogni tipo, pavimenti, rivestimenti di pareti.

Frassino. Altro legno di uso molto comune, di colore bianco-avorio con leggere venature e specchiature madreperlacee. È duro, compatto, resistente, molto flessibile ed elastico. È adatto per mobili, impiallacciature e anche per articoli sportivi (ad esempio sci).

Larice. Legno pregiato, di colore giallo-rossastro molto compatto e resistente. Adatto particolarmente per rivestimenti esterni (sopporta bene l'acqua), travature, pavimenti, recinzioni. I tipici mobili tirolesi sono realizzati in larice.

Mansonia. Legno duro, di colore variabile dal brunogrigio-giallastro al nerastro, adattissimo per costruire mobili, scanalature, porte. Poichè con il tempo tende a scolorire, si usa tingerlo con speciali soluzioni coloranti.

Mogano. Legno molto pregiato, dal colore rossastro che, se esposto all'aria, tende a diventare bruno con riflessi bellissimi. Ha grana fine, lucentezza serica; dopo la levigatura diventa brillantissimo. È inattaccabile dai tarli. Si lavora con molta facilità e viene usato per mobili e rivestimenti.

Noce. Ha colore bruno, più o meno carico, con venature di colore più scuro, diritte o ondulate. Si lavora con facilità, anche se è piuttosto duro. È resistente e particolarmente elastico; indicatissimo per mobili di vario genere.

Rovere. Fa parte della grande famiglia delle querce, è abbastanza duro e resistente, facile da lavorare. È di colore bruno chiaro, con fibre diritte e regolari, pochi nodi. È molto adatto per rivestimenti (per esempio pareti) e mobili di vario tipo.

Fin qui sono stati elencati i legni da utilizzare per costruire da soli accessori di arredamento. Naturalmente ne esistono moltissimi altri, come il teak, il palissando, il pino, la quercia, l'ontano e così via, ai quali non è stato fatto accenno perchè si tratta di legni impiegati quasi esclusivamente nell'industria e quindi non adatti a una lavorazione artigianale e casalinga. Non bisogna inoltre dimenticare che, nel campo della falegnameria, oggi vengono molto usati i pannelli di compensato che sono leggeri, indeformabili e, a parità di spessore, anche più resistenti del legno massiccio. Si possono usare sia per rivestimenti (nel tipo più sottile) che per mobili (nelle varietà a maggior spessore). Esistono anche i compensati placcati, cioè impiallacciati con essenze dure o talvolta pregiate, con la superficie già pronta per essere verniciata o lucidata, come se si trattasse di legno massiccio. In questi pannelli, la parte esterna, cioè quella che dovrà restare in vista, è priva di difetti, mentre l'altra può presentare delle irregolarità. Il paniforte listellare è un altro materiale molto resistente, più robusto e più economico del compensato, e indeformabile. Quest'ultima caratteristica lo rende particolarmente adatto per ripiani di tavoli o di scaffali per librerie (che debbano sopportare pesi notevoli) e antine di mobili. Come il compensato, anche il paniforte si trova già impiallacciato con essenze pregiate. L'uso di pannelli di paniforte listellare, però, richiede la rifinitura dei bordi che rimangono visibili, utilizzando ad esempio listelli di legno massiccio o apposite strisce di impiallacciatura.