Costruire green è la scelta del futuro, racconta di un nuovo modo di immaginare la casa in rapporto all'ambiente circostante, per recuperare l'armonia fra uomo e natura.
Il Nord Europa insegna e da qualche tempo i prefabbricati in legno sono sbarcati anche in Italia: resistenti, ecosostenibili e pronte nel giro di poche settimane, queste costruzioni offrono un comfort abitativo che nulla ha da invidiare alle case tradizionali.

Eppure l'immaginario italiano del mattone resta dominante e alimenta sui prefabbricati in legno una serie di luoghi comuni certamente da sfatare. Vediamoli nel dettaglio:

Costruzioni instabili e provvisorie

Prefabbricato non è sinonimo di accampamento, tantomeno di baracca. Niente a che vedere con i container destinati ai terremotati o alle popolazioni colpite da catastrofi naturali, oggi l'edilizia in legno consente di realizzare appartamenti spaziosi e confortevoli o addirittura vere e proprie ville (anche a più piani), dotati di tutti i servizi presenti in una casa in muratura.

I prefabbricati in legno sono progettati per resistere nel tempo, offrono un isolamento termico e acustico migliore rispetto alle case tradizionali e possono rappresentare una soluzione abitativa di lungo periodo.

L'estetica lascia a desiderare

Quando si pensa a una casa in legno vengono subito in mente baite, chalet e rustiche abitazioni da montanari: niente di più falso, perché i moderni prefabbricati in legno hanno un design elegante, con linee costruttive che danno un senso di leggerezza, ampie superfici vetrate e colori naturali.

Da sfatare anche l'idea che un prefabbricato sia anonimo e impersonale, perché attraverso la scelta di infissi e finiture esterne si può creare una casa assolutamente unica.

Abitazioni poco sicure

Una credenza sfatata da molteplici autorevoli studi che dimostrano come le case in legno siano le più resistenti alle scosse sismiche, tant'è che spesso per la ricostruzione in zone soggette a terremoti si scelgono proprio edifici di questo tipo. Infondate anche le paure relative a possibili incendi, perché se la combustione del legno avviene intorno ai 300°, il cemento armato delle case in muratura si deforma già a 200°.