Oltre il 35% degli italiani si dedica con piacere alla cura dell’orto, che non rappresenta solo uno spazio fisico da cui ottenere ortaggi freschi, ma anche una finestra sulla natura ed i suoi insegnamenti. Valido antistress, la cura dell’orto insegna a capire e rispettare il terreno, a prendersi cura delle piantine osservandone da vicino ogni fase della crescita, dal trapianto alla raccolta.

Il primo passaggio fondamentale è la preparazione del terreno dell’orto, da effettuare all’inizio del periodo invernale. La preparazione del terreno si divide in due momenti, ossia la lavorazione di fondo all’inizio dell’inverno e la preparazione che precede di pochi giorni la messa a dimora delle piante dell’orto.

La lavorazione di fondo si realizza con la vangatura, scendendo approssimativamente di una ventina di centimetri nel terreno con una vanga o un forcone, previa verifica che il terreno non sia eccessivamente umido. In questo modo la terra dedicata all’orto verrà rivoltata, eliminando i sassi ed estirpando eventuali radici di piante infestanti.

annaffiare orto

Se la terra è particolarmente argillosa, aggiungete della sabbia ed arricchitela con concime e sostanze nutritive. La lavorazione che precede il trapianto, invece, va effettuata alla fine della stagione invernale. Se il suolo è compatto si inizia con la vangatura, procedendo poi con la fresatura da eseguire con un’apposita motozappa. Il terreno dell’orto dovrà poi essere accuratamente rastrellato per rendere la superficie il più uniforme possibile.

Il trapianto è un momento fondamentale per la crescita delle piantine dell’orto. Innanzitutto, assicuratevi che il “pane di terra” della pianta sia adeguatamente umido e, in caso contrario, immergetelo in acqua per un paio di minuti. Il metodo più classico di trapianto è a file della stessa specie, intervallate da una specie compatibile, come, ad esempio, basilico, lattuga, spinaci, rucola o valeriana, per favorire una crescita armoniosa.

Subito dopo il trapianto va effettuata un’abbondante irrigazione. Per le piante da frutto, come cetrioli, peperoni, pomodori e zucchine, si dovrà attendere che il terreno in superficie si asciughi prima di procedere con una nuova annaffiatura.