Impianti di irrigazione, tipolgie, funzionamento e realizzazione di un impianto di irrigazione automazzato per innaffiare le piante del giardino o del terrazzo.

L'irrigazione quotidiana delle piante in giardino o nei vasi in terrazzzo è fondamentale, soprattutto nei mesi estivi e primaverili, ma tutto diventa più semplice con l'aiuto degli impianti di irrigazione automatici, che si possono programmare in base alle esigenze.

Un adeguato approvigionamento idrico è indispensabile per il giardino visto che l'acqua rappresenta circa l'85% del peso totale di una pianta.

Soltanto gli alberi e i cespugli già sviluppati possono fare a meno dell'irrigazione, mentre per il manto erboso, le piante annuali e perenni, e quelle in contenitore, una regolare irrigazione è necessaria per lo sviluppo e la durata.

Irrigazione automatica

Si può effettuare grazie a impianti costituiti da una centralina elettronica, collegata a un rubinetto dell'acqua e a una rete di tubi di vario diametro, in pvc o in poletilene, che hanno una serie di elettrovalvole.

Vengono fatti scorrerre in superficie, se si tratta di un terrazzo, o interrati a 30-50 cm sottoterra, se l'installazione è in giardino.

Quanto occorre innaffiare?

La quantità d'acqua necessaria dipende sia dal tipo di pianta, sia da fattori come esposizione, ventosità, composizione e struttura del terreno.

Per semplificare si può dire che, in piena estate, il tappeto erboso necessita di 5 litri d'acqua al metro quadrato nel Nord Italia, di 6 litri al Centro e di 7 litri al Sud.

Le piante in vaso hanno bisogno di una quantità d'acqua pari a un terzo del volume del vaso.
Occorre irrigare regolarmente dalla primavera fino all'autunno inoltrato, innaffiando
al mattino per evitare i danni delle gelate notturne.

Da fine maggio a setternbre si può invece intervenire anche alla sera oppure di notte.

Tipi di irrigatori

Gli irrigatori statici, utili per piccole superfici, diffondono l'acqua con un getto di goccioline, distribuite "a ombrello", contemporaneamente in tutte le direzioni.

ll loro getto copre cerchi di raggio da 2 a 5 metri.
Questi modelli consumano più acqua al minuto, ma funzionano anche a basse pressioni.

Gli irrigatori dinamici emanano un getto d'acqua che ruota lentamente ed è in grado di coprire ampie aree circolari di raggio dai 5 ai 15 m.

Hanno un minore consumo d'acqua al minuto, ma necessitano di pressioni superiori.

Entrambe le tipologie di irrigatori possono essere fisse o a scomparsa ("pop-up").

ll getto si può regolare per coprire un cerchio completo di 360" o piccoli settori fino a un minimo di 10°.
Di solito si regola l'apertura a 18O° lungo i bordi, a 90° negli angoli.

ln alcuni irrigatori "intelligenti" si può variare anche la gittata, in presenza di ostacoli.

I tubi

Collegano gli irrigatori tra loro e al rubinetto: per resistere al freddo, sono in pvc o polietilene.
ll diametro dipende dalla quantità d'acqua da trasportare: 25 mm se la portata è 20 litri al minuto, 32 mm se è 20-4O l al minuto,4O-5O mm per portate superiori.

Le elettrovalvole

Se il consumo totale d'acqua degli inigatori è superiore alla portata del rubinetto, occorre suddividere l'impianto in settori.

Ciascuno deve avere un consumo totale inferiore alla portata del rubinetto, occorre  essere composto da irrigatori dello stesso tipo (dinamici o statici) ed enta in funzione grazie a una elettrovalvola, cioè un rubinetto "elettrico" che si apre attraverso un comando della centralina d'irrigazione.

La centralina d'irrigazione

Detta anche programmatore, è un dispositivo munito di orologio, che apre e chiude l'alimentazione dell'acqua e fa partire in orari diversi le elettrovalvole.

Può essere associato a una sonda di umidità che ne impedisce il funzionamento in caso di pioggia.

Realizzare un impianto di irrigazione

Per installare un sistema di irrigazione in uno spazio aperto è importante studiare nel dettaglio la distribuzione degli irrigatori, addirittura con un disegno.

Si potrà così stabilirne il numero e la dimensione, in modo da assicurare una quantità d'acqua uniforme su tutto il terreno da innaffiare.

Disegnate la carta del giardino su carta millimetrata in scala 1:100 o 1:200, o secondo la scala più adatta, riportando anche la posizione della casa, di terrazze e pavimentazioni.

Dividere la pianta del terreno in zone rettangolari o quadrate e indicarle con lettere diverse: partendo da un angolo disegnare la posizione del primo inigatore.

Determinate il numero di circuiti di inieazione da installare: per grandi superfici può succedere che non ci sia una portata d'acqua sufficiente per innaffiarla insieme.

Occorre allora rilevare il consumo di ogni irrigatore alla pressione d'esercizio e farne la somma: se questa supera la portata a disposilone, l'impianto andrà diviso in tanti circuiti con minore consurno, ognuno
dotato di un'elettrovalvola.

Unire nel disegno gli irrigatori appartenenti allo stesso circuito con pastelli di colore diverso per stabilire dove scavare le "trincee" in cui vanno posate le canalizzazioni.