In un piccolo giardino di città si può senz'altro annaffiare le piante con un semplice tubo flessibile dotato di alcuni accessori. Tuttavia, se il giardino è di grandi dimensioni, con angoli e rientranze, risparmierete molto tempo
installando una rete di tubazioni interrate, per annaffiare con regolarità le vostre piante.

Potete costruirla in superficie, usando elementi amovibili, oppure creare un impianto per innaffiare sotterraneo di tubi di polietilene elastico, per esempio.

Per prima cosa, stendete un progetto dell'impianto, sul quale indicherete le zone che intendete innaffiare: prato, aiuole...
Stabilite la posizione degli irrigatori, e fate in modo che le zone da annaffiare si sovrappongano l'una all'altra al massimo
per un terzo. Il tipo di irrigatore dipende dal tipo di annaffiatura e dalla pressione necessaria. Infatti, gli irrigatori fissi per un prato richiedono una pressione inferiore rispetto ai modelli che ruotano o oscillano.

Per annaffiare localmente delle piantine, esistono perfino degli impianti goccia a goccia, che hanno una pressione quasi inesistente.
È sempre utile avere la possibilità di interrompere l'erogazione di acqua nelle varie sezioni della rete. La cosa più pratica è prevedere un rubinetto di chiusura all'inizio di ogni deviazione. In questo modo è anche possibile modificare la pressione negli altri settori della rete.

Tracciate il percorso dell'impianto per mezzo di alcuni picchetti e un corda.

Scavate la fossa per le condutture sino a una profondità di 20/30 cm. Cercate di danneggiare il meno possibile
le zolle d'erba e deponetele su un telo di plastica, per poterle rimettere al loro posto in seguito.

Per le condutture interrate/usate dei tubi di polietilene flessibili e resistenti al gelo, con un diametro di 19 o anche di 22 mm.

Create le deviazioni necessarie e montate i raccordi, seguendo le istruzioni del fabbricante. Di solito, i vari elementi si agganciano gli uni agli altri.

Montate anche i raccordi per gli irrigatori all'estremità delle condutture: devono affiorare appena dal suolo, per non essere danneggiati dal tosaerba. Esistono irrigatori con movimento verticale: rimangono affondati nel terreno, se non sono in funzione, ma quando si apre il rubinetto, sotto l'effetto della pressione dell'acqua, escono dal terreno.

Nei punti dove andranno collocati gli irrigatori, fate uno scavo più profondo di almeno 10 cm, per potervi deporre uno strato di ghiaia, in modo da avere un drenaggio migliore. Per controllare che gli irrigatori non sporgano oltre il livello
del terreno, appoggiate un listello ben diritto sullo scavo.

Nel vostro giardino potete anche interrare delle prese d'acqua (simili per il loro funzionamento alle prese elettriche - alle quali collegare facilmente un tubo per annaffiare ogni volta che sia necessario.
In questo modo, riuscirete a raggiungere con facilità e annaffiare tutti gli angoli del giardino.

Dopo aver collocati nello scavo tutte le condutture e i vari accessori, richiudetelo.
A metà altézza, inumidite la terra, per poterla pressare meglio.

Per collegare l'intéro impianto a un rubinetto, esiste un raccordo speciale; sceglietelo del diametro appropriato, in funzione del filetto del rubinetto. Collegate poi al raccordo un tubo flessibile, servendovi di un raccordo rapido.

Potete eventualmente inserire fra il rubinetto e le tubazioni un programmatore, per decidere in che momento, in che quantità e in quale zona erogare l'acqua.
E anche possibile utilizzare una sorta di selettore per stabilire quali irrigatori devono attivarsi e quali devono rimanere in attesa. Non esiste infatti la certezza di aver sempre una pressione sufficiente a far funzionare contemporaneamente tutti gli irrigatori.

Un consiglio utile: è preferibile annaffiare una volta in modo abbondante, piuttosto che farlo ripetutamente con troppa parsimonia.