Il termine “mutuo” fa immediatamente balzare al pensiero al classico mutuo per l’acquisto di un immobile, quello che moltissime persone devono accendere rivolgendosi ad un istituto bancario che conceda loro una sorta di “prestito” per acquistare una casa.

In realtà, però, come ricorda l’ordinamento giuridico italiano nell'art. 1813 del Codice Civile, il mutuo è un “contratto mediante il quale una parte, detta mutuante, consegna all'altra, detta mutuataria, una somma di denaro o una quantità di beni fungibili, che l'altra si obbliga a restituire successivamente con altrettante cose della stessa specie e qualità.”

Ciò significa che un mutuo può essere erogato non solo per necessità economiche legate all’acquisto di una casa, ma anche per altre esigenze: il mutuo più comune è naturalmente quello immobiliare, concesso per soddisfare le esigenze di acquisto di una casa, ma esistono naturalmente altre forme di finanziamento agevolato che siamo soliti inserire nella categoria del mutuo bancario.

Tra esse figura senza dubbio il mutuo per ristrutturazione di una casa: questo mutuo viene erogato, appunto, per soddisfare le esigenze di ristrutturazione e di rifacimento di un immobile, e rientra tra le forme di mutuo bancario che prevedono, inoltre, la concessione di mutui edilizi; mutui per liquidità; e da ultimo il mutuo chirografario, ovvero un prestito non vincolato a particolari garanzie.

Il mutuo per ristrutturazione viene quindi concesso per finanziare importanti opere di riordino di beni immobiliari, e può essere erogato in un’unica soluzione oppure a stato avanzamento lavori, come avviene per i mutui edilizi.

Inoltre, anche il mutuo per ristrutturazione ha il diritto di ottenere le agevolazioni fiscali, ovvero le detraibilità degli interessi passivi e delle spese derivanti da contratti di mutuo ipotecari stipulati per la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.

Tra le agevolazioni fiscali concesse, il beneficiario ha diritto ad una detrazione dall’IRE lorda pari al 19% su: interessi passivi; oneri accessori; e quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.

Oltre ai documenti generalmente richiesti per la concessione di un mutuo edilizio – che si possono riassumere in: documenti personali; documenti di tipo reddituale; documenti di tipo tecnico; - per ottenere un mutuo per ristrutturazione occorre anche consegnare alla banca o all’istituto di credito erogante il mutuo una serie di documenti che servono ad attestare e comprovare l’effettiva esecuzione dei lavori, come ad esempio l’atto di provenienza dell’immobile, la planimetria catastale, il preventivo dei costi, e la fotocopia delle autorizzazioni o licenze comunali.

A seconda dell’istituto di credito a cui ci si rivolge, le condizioni possono cambiare: è quindi utile richiedere una serie di preventivi presso più banche in maniera da ottenere una vasta panoramica da cui attingere per decidere a quale istituto è meglio rivolgersi per accendere il mutuo per ristrutturazione.