Nel variegato mondo dei prestiti, un approfondimento a sé meritano i cosiddetti “prestiti Inpdap”, ovvero quei prestiti che vengono erogati dall’Inpdap, Istituto nazionale di previdenza per dipendenti dell’amministrazione pubblica.

Cos’è un prestito Inpdap

I prestiti Inpdap rappresentano alcune particolari tipologie di prestiti che l’Istituto nazionale di previdenza eroga in favore dei lavoratori e dei pensionati, con alcune interessanti agevolazioni.

Tra i prestiti Inpdap, c’è da ricordare che questo genere di finanziamenti è gestito direttamente dall’ente o, in alternativa, da banche oppure istituti di credito convenzionati dall’Inpdap, che ottiene le risorse necessarie direttamente dal proprio fondo, ovvero la “Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali”.

La possibilità di gestire in maniera autonoma le proprie risorse dipende dal fatto che l’Inpdap ha la possibilità di ottenere dei sussidi per mezzo di due contribuzioni: la prima, è una contribuzione obbligatoria degli iscritti all’ente, e la secondaè di tipo volontario. Sia la prima che la seconda tipologia di contribuzione avvengono mediante trattenuto sullo stipendio o sulle pensione.

Tuttavia, mentre la prima forma è esclusiva degli iscritti all’ente, la seconda può essere richiesta anche da parte dei lavoratori e dei pensionati che sono iscritti ad altri enti o istituti previdenziali.

Come ottenere un prestito Inpdap

Per tutti i prestiti Inpdap che, come ricorderemo, rappresentano dei prestiti personali, la cui categoria fa parte dei “crediti di consumo”, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti, tra cui: essere lavoratori dipendenti o pensionati; percepire uno stipendio mensile fisso erogato da Inpdap; essere iscritti al fondo dell’Inpdap per la Gestione Unitaria Autonoma delle prestazioni Creditizie e sociali.

Per poter usufruire di questi prestiti, bisogna naturalmente presentare domanda alla banca o all’intermediario finanziario, che avvieranno le pratiche di finanziamento tramite una apposita modulistica.

I prestiti possono avere la durata variabile dai 12 ai 48 mesi, durata che, ovviamente, corrisponde al piano di ammortamento e che comporta la restituzione del prestito secondo specifiche rate di interesse.

Gli interessi possono essere calcolati diversamente a seconda del tipo di finanziamento: per i piccoli prestiti Inpdap annuali, gli interessi vengono in genere calcolati in base alle percentuali sulla retribuzione netta dello stipendio.

Tra i prestiti erogati dall’Istituto nazionale di previdenza per dipendenti dell’amministrazione pubblica, sono da annoverare: il piccolo prestito, ovvero una somma in denaro che serve a rispondere a improvvise e urgenti necessità dell’iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali; il prestito pluriennale diretto,che può avere una durata quinquennale o decennale; il prestito pluriennale garantito, che invece salvaguarda da diversi rischi, tra cui il decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione, la cessazione del servizio senza il diritto alla pensione, e la riduzione dello stipendio del cedente.