Naturale evoluzione di tutti quei congegni che in varie epoche sono stati costruiti al fine di assicurare la chiusura di una parte mobile (porte e portoni, ma anche ante di mobili, coperchi di bauli, ecc.), la senatura è un dispositivo di sicurezza che ha, come caratteristica peculiare, quella di poter essere azionata, soltanto con la sua specifica chiave; al di là di questa caratteristica comune, poi, esistono decine e decine di varianti in funzione del tipo di utilizzo, del grado di protezione che si vuole ottenere e della necessità, o meno, di agire da entrambi i lati (porta) o da uno solo (antina di un mobile, cofanetto, baule, ecc.).

La chiave, ruotando, provoca in genere l'avanzamento di una barretta metallica che, in fondo, svolge la stessa funzione di un catenaccio; in altri casi, per offrire migliori garanzie, esistono più barrette affiancate e parallele integrate, come nelle porte blindate, da aste verticali ed orizzontali che aumentano il numero dei punti di ancoraggio tra anta e telaio e quindi il grado di inviolabilità. Le serrature da interno devono inoltre fornire un duplice servizio, garantendo apertura e chiusura sia con l'utilizzo della chiave sia azionando una maniglia o ruotando un pomolo: esistono quindi due elementi di collegamento tra la parte fissa (telaio) e quella mobile (anta), costituiti rispettivamente dallo scrocco (più corto e smussato) e dalla mandata.

serrature rappresentano un esempio di quei pochi meccanismi che possono, se sottoposti ad una attenta manutenzione, durare anche dei secoli, come ci dimostrano molti mobili e portali antichi. Ci sono parti che si logorano, altre che tendono a subire degli spostamenti indiretti, causati dalle alterazioni del legno nel quale sono incastrate, infine ci sono le ossidazioni, la polvere e, purtroppo inevitabili, le rotture di qualche molla, peraltro facilmente rimpiazzabile.

Le serrature si bloccano anche se non le usiamo mai: certe porte interne, come quelle del soggiorno o della cucina, si chiudono a chiave molto raramente e, quando ci capita di farlo, possiamo avere la brutta sorpresa di un chiavistello inefficiente; in questo caso è stata l'inattività, unita all'azione dell'ossido, della polvere e alla mancanza di lubrificazione, a determinare il blocco. Cip che in questi casi non deve "mai" essere fatto è cercare di forzare la serratura recalcitrante: è il miglior sistema per produrre un danno irreparabile.

E' un caso tipico che durante la riverniciatura del serramento venga smaltato anche il chiavistello in posizione rientrata, come pure le teste delle viti che, sul bordo del serramento, trattengono la serratura al telaio. In questo caso sarebbe bene, il giorno dopo la verniciatura, azionare ripetutamente il chiavistello per sbloccarlo, prima che lo smalto indurisca completamente, e pulire il taglio delle viti con una lama. Per rimuovere la serratura e lubrificarla all'interno è necessario svitare le due piastre laterali ed estrarre le maniglie, una delle quali è di solito collegata al ferro quadro; quindi svitare le due viti sul bordo del serramento e sfilare la serratura.

Se le due viti sono bloccate da smalto o ruggine evitiamo di forzarle con cacciaviti inadeguati: se il taglio delle viti si rovina è sicuramente più complicato rimediare. Nelle serrature ad incastro la molla è generalmente del tipo a spirale. E' facile procurarsela come pezzo di ricambio; di solito però è possibile, in caso di rottura dell'ultima spira, allungarla un po' e ripristinare il suo funzionamento.

In caso di bisogno può essere ricostruita con un filo d'acciaio armonico di adeguato spessore, avvolto strettamente su una punta da trapano dal lato del codolo, in modo da ottenere esattamente il diametro desiderato. Occorre fare qualche tentativo per ottenere le dimensioni esatte, ma non è indispensabile una precisione rigorosa. Prima della sostituzione, occorre osservare attentamente la posizione della molla originale, per eseguire un rimontaggio corretto.

Naturalmente, si può far ricorso alla pistola ad aria compressa per pulire l'interno delle serrature, ed aiutarsi con spazzola rotativa metallica per togliere la ruggine. In ogni caso, anche la sede, nella porta va pulita e carteggiata.