Isolamento del tetto, consigli pratici su come realizzare la coinbentazione di un soffitto, per garantire il buon isolamento termico della casa.

Nel caso l'appartamento si trovi sotto la copertura è sempre meglio isolare il tetto per proteggersi dalle forti escursioni termiche, cioè molto freddo d'inverno e molto caldo d'estate. Anche intervenire dall'intemo risolve i problemi e limita i consumi energetici per il riscaldamento e la climattizzaozione.

Quando il tetto è in buono stato e non presenta danni tali da richiedere opere importanti, l'isolamento viene realizzato dall'interno senza smantellare la copertura.
Questo tipo di intervento è meno costoso rispetto al termoisolamento realizzato dall'estemo, ma bisogna considerare che l'applicazione dei materiali coibentanti dall'interno può ridurre
leggermente l'altezza del vano sottostante.

Perciò occorre fare bene i calcoli, per essere certi che l'altezza finale rientri nei parametri previsti dalla normativa vigente.
A questo proposito si devono controllare le norme edilizie regionali in materia di sottotetti e quelle comunali e locali, come il Regolamento edilizio e quello di igiene edilizia, relative ai requisiti di abitabilità.

La coinbentazione

ll tipo di isolante dipende dal tetto.
Se questo è in legno, l'isolante adatto per coibentare dall'interno è la lana di vetro, disponibile in rotoli o in pannelli rigidi, con una delle due facce impermeabile al vapore.
Quando si posa il materiale bisogna fare in modo che al di sopra resti una camera d'aria dialmeno 3 cm, per permettere una buona aerazione,
Si taglia l'isolante in strisce un po' più larghe della distanza tra un travetto e l'altro della copertura.

Queste vanno inserite in modo che rimangano leggermente compresse.
La faccia impermeabile deve risultare rivolta verso il basso.
La coibentazione si può realizzare anche con polistirolo o poliuretano espanso, due materiali impermeabili che non temono il contatto con eventuali depositi di acqua infiltrata sotto il manto di copertura e che isolano con spessori minimi.
Le lastre, che sono rigide, vengono incollate su una struttura di listelli di legno inchiodati, di solito, al di sotto dei travetti.
Da qualche anno vengono utilizati anche pannelli in sughero, fibra di legno e fibra di cocco.
Sono tutti e tre buoni isolantl, anche se i primi hanno costi leggermente più elevati, e si applicano direttamente sulle travi.

La finitura interna

Una volta applicato il materiale isolante, è necessario realizzare una finitura, che può essere fatta con perline di legno o lastre di cartongesso, a seconda del risultato estetico che si desidera ottenere.
ln alternativa si può velocizare il lavoro fissando con chiodi all'intradosso della falda pannelli di cartongesso termoisolante.
La faccia di questi pannelli che rimane verso la copertura è realizzata in polistirene espanso, mentre quella a vista dall'ambiente è in gesso, come nei normali pannelli.

ln questo modo vengono risolti con un unico intervento i problemi di isolamento e di finitura.
Per completare, bisogna stuccare e levigare i giunti tra una lastra e l'altra e poi si può procedere con la tintegiatura.

Se la copertura è piana

Se il tetto è costituito i da una soletta in muratura, come nel caso delle coperture piane, si possono utilizzare gli stessi sistemi validi per i tetti a falde.
Prima, però, occorre realizzare un'intelaiatura, per esempio, di listelli di legno, da fissare al plafone.
Questa struttura serve per poter applicare il materiale isolante.

In genere i travetti vengono avvitati alla soletta o fissati interponendo dei tasselli distanziatori in legno.
Come finitura si possono utilizzare controsoffittature realizzate con lastre di cartongesso o perline in legno.